M’AMA Food - Catering dal mondo

Un'attività benefica che ottiene un enorme successo. Un'impresa che cresce ongi giorno di più. E che dona speranza a chi l'aveva persa. Le cuoche sono rifugiate, vittime di maltrattamenti e violenze

Falafel, tempura, guacamole e tzatziki: tutti nomi entrati a far parte del nostro vocabolario culinario attraverso locali e ristoranti che hanno fatto del cibo etnico una vera missione economica.

Ma quando a cucinare queste prelibatezze sono donne vittime di maltrattamenti, violenze, fuggite da contesti di guerra o da situazioni in cui hanno subito persecuzioni per motivi politici o religiosi, allora il gusto cambia radicalmente: dal 2011 è infatti attivo presso il Centro di Accoglienza per donne che abbiano chiesto la Protezione Internazionale (status di rifugiato) Sammartini (via Sammartini, 79) un Laboratorio di Cucina che, gestito dalla società cooperativa sociale Farsi Prossimo Onlus di Caritas Ambrosiana, si prefigge l’obiettivo di integrare a livello sociale ed economico le abitanti del Centro.

Nata come attività educativa, ha tuttavia riscontrato notevole successo sia a livello personale e motivazionale delle donne rifugiate, sia a livello qualitativo dei piatti proposti, testati prima solo dai vicini ma ben presto anche da enti e aziende che hanno cominciato a chiedere il supporto del Laboratorio per i propri eventi; forti di tanto successo, gli operatori della cooperativa Farsi Prossimo hanno così deciso di creare una vera e propria attività imprenditoriale di catering multietnico e interamente al femminile, dando i natali a M’AMA Food – Catering dal mondo, start up innovativa che da quest’annocoinvolge 100 donne con relativi figli nella preparazione di ricette del proprio paese reinterpretate nello stile della cucina mediterranea.

Grazie a loro, le lunghe tavolate di battesimi, matrimoni, feste ed eventi aziendali non saranno più ricoperte di panini all’olio e patatine, ma potranno vantare un menu a base di crocchette di amaranto, arancini di riso, kousa bi gebna e timballi di riso colorati per gli antipasti, lasagne al ragout di carne, cous cous alle verdure e riso con agnello del Senegal per i primi, baklava, rose del deserto, chieese cake e zalabia per i dolci e addirittura succo di baobab, spremute tropicali, kir guaranà e un assortimento di thè, caffè e vini come bevande. L’obiettivo, nel medio-lungo periodo, è che il catering diventi un’impresa del tutto autonoma e sostenibile: al momento, tuttavia, la cooperativa Farsi Prossimo si limita a raccogliere fondi per ristrutturare la sede del catering, allestire la cucina, formare professionalmente le cuoche del Centro e avviare l’attività imprenditoriale.

Per maggiori informazioni

Clara Amodeo.




Postata in Dicono di noi Lunedì 14/10/2013
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