Catering dal mondo

Dicono di noi

Fa’ la cosa giusta: il consumo critico è donna

Preparate, curiose e generose. Negli stand della Fiera, che aprirà dal 28 al 30 marzo a Milano, prevalgono le proposte rivolte al pubblico femminile. Dai gioielli di riciclo al catering dal mondo allo spazio ecowedding

La Fiera è un luogo d’incontro di donne straordinarie, ognuna con una storia da raccontare. Come le rifugiate e le richiedenti asilo che animano M’AMA Food, progetto nato dalla cooperativa Farsi Prossimo che dal laboratorio di cucina interno al Centro di accoglienza Sammartini di Milano ha fatto nascere una vera esperienza imprenditoriale. Si tratta di un servizio di “catering dal mondo” che ha già lavorato nell’ambito di eventi per l’Università Bicocca, l’Ordine degli Architetti, Ferrarelle, la Fondazione Ambrosoli. Il catering di M’AMA Food è etnico e ogni donna propone le ricette del proprio paese reinterpretate nella cucina mediterranea.
Anche per le tante mamme che arrivano in fiera c’è una vasta scelta di prodotti naturali e organici per i piccoli (come i body e gli accessori dal design svedese di Emmis Klemmis) e spazi attrezzati per accogliere i bebè. Per chi è alle prese con l’allattamento, sono stati organizzati mini-incontri dedicati, gestiti a cura della Cooperativa Focus, dalla Cooperativa Casa Maternità La via lattea, dell’Associazione Ostetriche Felicita Merati, e dall’Associazione Luna Nuova.

E, se la primavera è una stagione di cambiamento, di certo è anche periodo di matrimoni.
Fra le novità del 2014 di Fa’ la cosa giusta c’è anche lo spazio eco-wedding. Dalle location al menu, dalle fedi al viaggio di nozze fino al servizio fotografico, è interamente dedicato a tutte le coppie di futuri sposi che vogliono organizzare un matrimonio che rispetti ambiente ed economie locali, senza rinunciare a bellezza e novità. Qui è possibile trovare anche bellissimi abiti da sposa, come quelli che arrivano dall’India (con tessuti di qualità realizzati al telaio, modelli sartoriali pensati e disegnati tra l’Italia e Calcutta) attraverso l’Orlo del Mondo, il primo marchio di abbigliamento equo e solidale nato dall’Associazione Cose dell’Altro Mondo, che dal 2008 si è specializzato in una linea di abiti da sposa. «Nei primi anni abbiamo avuto soprattutto clienti già fortemente sensibilizzate al mondo del sociale e habituées dei prodotti equosolidali» dice Fabiana Folloni, presidente dell’Associazione. «Ma oggi il target si è molto ampliato perché i nostri vestiti si sono fatti conoscere da soli: invece di avere qualcosa di meno, hanno semmai qualcosa in più, tessuti meravigliosi, taglio sartoriale artigianale, unicità del modello. Ed è bello incontrare tante future spose che si innamorano di questo progetto, felici di vivere un momento unico e di poter cambiare, almeno un po’, la vita di altre ragazze dall’altra parte del mondo».

di Benedetta Verrini – 24 marzo 2014